Pagina (87/266)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Del mio Fuselio, che, de l'alte eredeDel libero Scechspìr grazie felici,
      A l'aereo fantasma il primo diedeColl'ardito pennel forma ed albergo.) -
      Sul cedente origlier giace supinoIl volto rubicondo; abbandonate
      Di fuor del letto pendono le niveeBraccia e il bel piede; sospirando, ansando
      Alzasi a stento il soffocato petto,
      Ed interrotti i palpiti del coreNuotano nella morte. Alte querele
      Di città dome; vedove piagnenti;
      Pallidi amanti arrovesciati in negro[119] Sanguinato ferètro; ampio a traverso
      A la sua fuga non previsto scoscio;
      Gelida notte non stellata; mutoDeserto senza via; torvi sicari
      Col pugnale a le spalle, ed altri centoL'un da l'altro incalzati orridi Sogni
      Le conquidon la mente. Un gelo, un tremitoScorre e convelle le formose membra,
      E via scuote le braccia e i piè sospigne;
      Chiudono paralitiche palpèbreI tremuli occhi; e, boccheggiando, invano
      Tenta mettere un grido, invano ir vuoleCorrer fuggir nuotare inerpicarsi
      L'egra infelice! Ov'ha dimora il SONNONon impera il VOLER. - Ritto s'accoscia,
      Di scimmia in guisa, sul virgineo senoLo infingardo Demòne, e, dondolando
      Il corpo libra affumicato; lentoNe la marmorea loro orbita volve
      Le gorgonee pupille, e con orecchioDi cuojo beve i teneri lamenti,
      Ch'ella susurra fra socchiusi labbri.
      Dove Hampso e Manifolde, in fra dirupi,
      Via via ciascun pel suo selcioso lettoRuotansi, e solcan di lucenti righe
      L'atro limo, affrettandosi prècipiti[120] A mescolar l'onde sorelle; e dove
      Nel loro argenteo sen pur oggi ascoseLe amiche Ninfe inorridendo sguardano


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





Fuselio Scechspìr Sanguinato Sogni Demòne Hampso Manifolde Ninfe