[142] Sta la salvezza! Alto a' mortali in coreSuo terribile asilo, il trono pone
Inesorabil COSCÏENZA, e torvaIvi siede a giudizio: ivi d'un basso
Fremito arcano sbigottir fa il dubbioMeditante Delitto; il mascherato
Fronte a lui scopre, e da l'alzato pugnoRitoglie il ferro: ma di bujo cinta
E di paure sue ministre, in voceGrida di tuono allor ch'è il rio compiuto.
Uditela, o Senati, ah questa uditeVerità somma! De' tiranni istessi
Reo non è men chi tirannia consente.
Non radïante perla onde si fregiaLa crestata Fortuna, o rara gemma
Che scintillando da l'orecchio pendeDe la Beltate; non i fulgid'astri
Che ornando vanno de la queta Notte
L'azzurra volta, nè sorgenti soliChe il bel mattino indorano d'Aprile,
Vincon la luce, onde spuntando brillaLa lagrima, che da la viril gota
La VIRTÙ stilla su gli altrui martiri.
Quì si tacque la Musa, e la sonoraConca posò: tumultuose cure
[143] Enfianle il petto ansante; in su l'accesaGuancia ella abbassa il serico suo velo,
Incrocicchia le braccia, e il ghirlandatoCapo dechina; per l'uman delitto
Tragge un lungo sospir la Dea pietosa,
Ed a la vista de le umane angosceA lei s'oscuran le celesti luci.
[144] INTERMEDIO III.
DIALOGO TRA IL POETAED IL SUO LIBRAJO.
Librajo. La Poesia è stata chiamata arte sorella tanto della Pittura che della Musica. Io desidero sapere quali sono le particolarità de' loro rapporti?
Poeta. Si è già osservato, che la parte principale del linguaggio poetico consiste di quelle parole, che esprimono idee, cui originalmente noi riceviamo per mezzo dell'organo della vista; ed in ciò la poesia certamente rassomiglia la pittura, la quale non può in alcun'altra maniera esprimersi, fuorchè coll'eccitare le idee o le sensazioni appartenenti al senso della visione.
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