Ma evvi una circostanza, in cui la penna ed il pennello assai differiscono tra loro: e questa è la quantità di tempo, che puossi impiegare nelle loro rispettive rappresentazioni. Il poeta può sviluppare una lunga serie di eventi, che possono costituire la storia di giorni o di anni; mentre il pittore può solamente esporre le azioni d'un momento. Il poeta è più felice nel descrivere scene successive; il pittore lo è nel rappresentarne una stazionariamente: ambedue hanno i loro vantaggi.
Quando s'introducono passioni, mentre il poeta da una parte ha il potere di preparare gradatamente la mente del suo lettore per mezzo di previe climatteriche circostanze, il pittore, dall'altra parte, può spargere più forte luce e tratti più distinti sul momento principale, ossia catastrofe dell'azione; oltre il vantaggio ch'egli ha di usare un linguaggio universale, che può essere letto in un istante di tempo. Così, [149] dove un gran numero di figure sono tutte vedute insieme, favorendosi o facendo contrasto l'una coll'altra, e contribuendo a spiegare od ingrandire l'effetto principale, noi osserviamo quella pittura con aggradevole sorpresa, e la contempliamo con incessante ammirazione. Nella rappresentazione del sagrificio della figlia di Jefte, stampa tratta da un quadro di Ant. Coypel, in un colpo d'occhio noi leggiamo tutti i passi interessanti dell'ultimo atto d'un'ottima tragedia; tanta è la poesia che vi si trova concentrata in un momento di tempo.
L. Vorreste voi ora farmi il piacere d'informarmi delle relazioni che passano tra la poesia e l'altra sorella di lei, la musica?
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Jefte Ant
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