Bisogna osservare, che le crome nel tempo triplo generalmente vengono eseguite dai musici più lentamente che quelle del tempo ordinario, e conseguentemente i minuetti sono generalmente notati in tempo triplo, e la contraddanza in tempo ordinario. Così i versi sovraccennati, che sono analoghi al tempo triplo, sono generalmente letti più lentamente che quegli analoghi al tempo ordinario; e per conseguenza vengono generalmente usati per componimenti gravi. Io sono d'avviso, che tutte le varie specie de' versi inglesi possono essere compresi sotto l'uno o l'altro di questi due tempi musicali, concedendo che una nota o due talvolta precedano il cominciamento della battuta, ed occasionali riposi, come ne' componimenti musicali. Se a ciò si riflettesse da coloro che mettono la poesia in musica, egli è probabile che il suono ed il senso coinciderebbero un po' più frequentemente. Io non pretendo determinare se questi tempi musicali possano applicarsi ai versi lirici ed eroici de' poeti Greci e Latini; certo è che il verso dattilo della nostra lingua, quando finisce [154] con doppia rima, rassomiglia assai alla misura d'Omero, e di Virgilio, eccetto nella lunghezza de' versi (a).
L. E tra le altre due di queste sorelle, la Pittura e la Musica, non evvi qualche relazione?
P. Evvi almeno tra loro una relazione matematica, ossia forse, avrei dovuto piuttosto dire, una relazione metafisica. Newton ha osservato, che le ampiezze de' sette primarj colori nell'immagine del sole, rifratti da un prisma, sono proporzionali alle sette note musiche della solfa, ossia agl'intervalli degli otto suoni contenuti in un'ottava; cioè sono proporzionali ai seguenti numeri:
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Greci Latini Omero Virgilio Pittura Musica Evvi
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