Or da quanto si è detto appare, che per produrre piacere intenso, e non esaurirne tantosto la sorgente, bisogna interessare soavemente un solo senso, lasciando riposare, per quanto è possibile, gli altri; bene inteso, che se lo stesso simultaneo concorso di dolci sensazioni nuoce allo scopo prefisso, tanto più sono da schivarsi le disaggradevoli. (Il Trad.)
(c) Ognuno rileva, che quanto dice Darwin in favore della lingua inglese, è egualmente riferibile all'italiana, la quale poi in dolcezza di suono le è incomparabilmente superiore. Il Naufragio personificato, come si vede da' versi riportatiAll'erte rupi e al dubbio lido intorno
Bianchi i flutti si volgono, e Naufragio
Guata a la terra;
il Naufragio, dico, così personificato, non acquisterebbe molta approvazione fra noi; tuttavia negli autori italiani trovansi mille esempj di nomi personificati per mezzo dell'[164]ommissione dell'articolo; benchè meglio da noi si ami di personificare le cose inanimate od astratte col dar loro quegli attributi, che ad esseri viventi appartengono, di quel che sia col piccolo artifizio di collocazione di parole. (Il Trad.)
[165] CANTO IV, ED ULTIMO.
Ampio il Sol scopre omai l'aurea sua sfera,
All'occàso fiammeggia, e le cosparteNubi colora: sull'azzurra volta
Rifratta luce saettando sgorga,
E piega il vario-pinto arco nell'etra. -
Al rosseggiante firmamento, in mutaEstasi, fisse la canora Diva
I fulgid'occhi; indi a più dolci tuoniTemprò la cetra, e, l'armonìa svegliando
Di più tenere corde, il labbro aperse
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Il Trad Darwin Naufragio Naufragio Naufragio Il Trad Sol Diva
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