Sovra librate penne in cerchio volgonsiLe Allodolette; e gli Aghironi taciti
A l'agreste canzon porgono orecchio. -
Tre pastorelli d'un bel faggio a l'ombraIntrecciano di fior serti rivali
Per le canore verginette; incisaDa le lor mani in ogni liscia scorza
La mistica d'amor cifra tu miri;
O ver segnato ne la bianca arena[171] Il caro nome. Verde cresce il faggio,
E le cifre, allargandosi, più grandiFansi con esso; tal di vivo Amore
Spandonsi i germi tenerelli. L'unaSpinge l'altr'onda, e al lito giunta rade
Le impresse note; tal via via le molliSi struggono d'Amor forme neglètte.
Ampia al suol d'Asia regïon dà fama,
CHINA nomata: in lungo ordine alteroFin dalla più remota alba del tempo
Tutti mostra i suoi Re cari a la patriaDa clima a clima in su deserte sabbie,
E profondi burroni, ed ardue vetteStende solido muro: alto a l'intorno
Di squille orna e di draghi le murrineFulgide torri, e i serici palagi,
E le arcate pagodi: ampi deduceFertili rivi, e mille lava e mille
Genti diverse: tutte ara e sementaLe sue foreste, e popola i suoi flutti. -
Questa è la patria, u' trae la bella CANAPAL'utile vita: a tardi passi e lenti
Ella misura la ventosa piaggia,
E le fluisce fra l'esperte ditaScarmigliata conocchia; or piega a manca
L'eburneo collo, e in Pafie curve tragge[172] Le cerulee sue fila; ombrosa ondeggia
La cigliata palpèbra sul torto occhio,
Arde la rosea gota, e il bell'orecchio,
Nudo, al partirsi de le ciocche, appare:
Or con leggiadra flessïone alquantoPiegasi a dritta; accoppiansi veloci
Gli stami; e pende, carolando, il fuso.
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Allodolette Aghironi Amore Amor Asia Pafie
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