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Cinque adescati pastorelli a guardiaVegliano de la ninfa; a muta a muta
Loro arde il petto la beltà di lei,
E la grazia gl'incanta ella a ciascunoCon un blando sorridere si curva
Amabilmente; i teneri sospiriN'ode ed i voti, e in tanto il fuso avvolge. -
Così non men quando di luce ed ombra,
Concordevol contrasto! intarsia Cloto,
Bieca lo sguardo, il mischio fil di vita,
Che incessante s'allunga d'ora in ora,
E che la culla coll'un capo tocca,
E coll'altro la bara; ove ridenteVolga Fortuna la incostante ruota,
Il girevole fuso offre di molliSete carico il grembo: ma se amico
Attorce Amor con pargolette ditaGli scorrevoli stami, e co' bei labbri
Rugiadosi gli asperge, allor dispiegaTinte di cielo ogni matassa, e tutto
D'oro sfavilla il serico tessuto.
[173] Brillando arde GALANTA, il viso tintaDi bel rossore, e sciolgonsi le nevi
Da' suoi premute folleggianti passiSu bianchi poggi, e rilucenti prati,
E tacit'onde, la scherzosa traggeSei rivali pastor; con dolce e mite
Voce del tardo giugnere garrisceA Primavera; impon, che la raccolta
Ala dispieghi il dormiglioso Zefiro;
Sveglia il rauco Cuculio entro la bujaSua cava; fuore de la tomba chiama
L' ébete Ghiro; d'allegrar fà cennoAl muto Petirosso il germogliante
Bosco; e invita la querula Colomba
Dolci note a temprare in suon d'amore.
O primavera! omai BELLIDE lietaColl'armonica tua lingua e col proprio
Tuo sì dolce sorriso i figli chiama:
A cavalcion di lieve canna, ognunoSpïane i miti guardi, e sovra il piano
Il Cherubico stuol vispo s'aggira:
Con infantile meraviglia or stendono
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Cloto Fortuna Amor Brillando Primavera Zefiro Cuculio Ghiro Petirosso Colomba Cherubico
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