Trasparir lascia le sue nivee membra.
Tal da sublime torre ondi-cerchiata,
A l'occaso, la bella Ero miravaL'infrangentesi mare; in alto appesa
Chiara lucerna, astro nocchier d'amore,
Su le roccie spandea fioco barlume;
E l'amante fanciulla genuflessa,
Dietro spiegando a la tremula fiammaIl curvo manto, le faceva riparo
Contro il vento nimico: ardenti votiPorge fra tanto a la sua Diva, e guida
Su per gli gonfj tenebrosi fluttiL'audace suo Leandro..... A lui già spreme
La molle chioma, già gli scalda e tergeIl nudo petto, e fra l'avide braccia
Tutto anelante l'amador si stringe.
Alto in ampie caverne la pudicaTRUFFELIA, prole de la Terra, alberga
Dolce ognor sorridendo; e sovra orditeDi molle amianto nitide coltrìci
S'offre a lo sposo suo, germe di Gnomi,
Confessando l'amore, onde tutt'arde. -
Da l'alto a lei sul talamo beato[189] Pendono vivi dïamanti, e varj
Di bell'oro diramansi disegniSovra il ciel di cristallo; ardon cerulei
Zaffiri a piè, rosseggiano rubini,
E lo smeraldo umìl verdi a l'intornoVibra splendòr: cerchio a la volta fanno
Lucidi lapislazoli, e di pinteAgate appare intarsïato il suolo.
Caldo ruscello in luccicanti righeCon grato mormorìo lunghesso cade
Riflettenti pareti; e mentre vispiAmori scherzan sovra bianche piume,
E a l'agitar de le facelle spargonoCeleste giorno, ad intervalli s'ode
Il dolce suono de l'Eolie corde,
E l'Eco impara ne le arcate grotteTenere a replicar voci amorose.
In morbida lanugine corcata,
La vezzosetta CAPRIFICO albergaEntro ceruleo frutto, in che la chiuse
Magico carme.
| |
Ero Diva Leandro Terra Gnomi Pendono Eolie Eco
|