Le verdi vele, e lo spumoso mareAffronta audace. I foschi fiotti indora
L'idalia stella, e scintillando guidaAl segreto covil la fida coppia
A lei devota: agili Amori intornoAl letto nuzïal agitan l'ali,
E le pudiche Oceanine a gli occhiFansi, arrossendo, de le palme un velo.
Dove irrigata da le gelid'onde,
E da boschi ricinta, obbliqua piegaLa verde valle ad incontrar del mare
I salsi flutti, sovra cui splendendoVersa il meriggio tremule scintille;
Il PROTEO AMANTE supplicando s'offreA la lepida sposa, e vincer pensa
[192] De la bella il rigor, mille assumendoForme, sì ch'ora in su l'arena scherza,
Or fra nuvoli tresca e fra procelle.
Ecco, vôlto in delfin, ne l'onde i fianchiScagliosi lava, e su la curva schiena
Si trae l'allegra forosetta; e quella,
Mentr'ei spazia a di lungo, alto percoteIl cembalo sonoro, e l'Oceàno
Maravigliando le sue note ascolta.
Ma già i sembianti di macchiato Pardo
Ei toglie; a' passi de la Bella intornoVispo trastulla, ed i vïali guarda
A lei più cari; accarezzato, imprimeLa man di lei con bianchi denti, e mite
Sul sen le stende, la velluta zampa;
Con nivee dita la furbetta in tantoStringe serici nodi a lui sul tondo
Muso, e d'un suo sottil nastro lo imbriglia.
Quale un Cigno, a la fine all'aere egli apreLe piumate sue vele, e altiero innanzi
A' ventilanti zefiri trascorre.
Paga la ninfa sul fiorito margoCon mano lusinghiera a terra volge
Il natante suo drudo; e quei, girandoIl rilucente sinuoso collo,
Imprime a lei con porporino rostroTeneri baci su l'ardente gota;
[193] Gli ampi vanni dispiega, erge superba
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Amori Oceanine Oceàno Pardo Bella Cigno
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