Pagina (161/266)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Questa proboscide è formata di articolazioni e di muscoli, e sembra possedere movimenti ancor più versatili della proboscide dell'elefante; e dividesi verso la fine in due tubi capillari. L'eccellenza di un tal ritrovato per depredare i fiori del loro mele, mantiene questo bell'insetto grasso e grosso, benchè egli voli solamente alla sera, quando i fiori hanno già rinchiusi i loro petali, e n'è quindi più difficile l'accesso: e nel medesimo tempo i brillanti colori della sfinge contribuiscono alla propria sicurezza, ingannando ella così gli uccelli, che vanno tardi a dormire, i quali la prendono pel fiore, su cui giace.
      Oltreciò evvi una circostanza curiosa, che ha luogo nell'ophris, ed in alcuni generi di delphinium, per preservare il loro mele: in questi il nettario ed i petali somigliano in forma ed in colore gl'insetti da cui vengono depredati; si può quindi supporre, che essi sfuggano molte volte da codesti soliti ladri, sembrando in apparenza già preoccupati. (V. rubia e conferva polymorpha)
     
      [220] (p. 17. v. 403. Olenio corno. - Questa frase suona lo stesso, che cornucopia. Ognuno sa, che il cornucopia è uno de' corni della capra Amaltea, che allattò Giove; e siccome questa capra nacque e fu nudrita presso Oleno, così Olenia fu cognominata. Nascitur oleniæ sidus pluviale capellæ, disse Ovidio. E per la stessa ragione olenie furono dette pure le sue corna. Oleniis manant tot cornibus imbres, leggesi presso Stazio. Il testo ha "the born of plenty" - T.)
     
      ivi v. 411. DRABA. (draba alpina L.) Una femmina e sei maschi, quattro de' quali soprastanno agli altri due, quindi il nome di questa classe, quattro poteri.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





Amaltea Giove Oleno Olenia Ovidio Stazio