Pagina (187/266)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Mi sono quindi presa la libertà di correggere un errore, in cui cadde Darwin poco conoscitore del sacro leggendario, dicendo Il giovine profeta ec.
      La facoltà di trarre i pesci al lido fu dall'Ariosto attribuita pure ad Alcina. Avrebbe mai egli avuto in pensiero di profanamente scherzare sul miracolo del Santo?
     
      Trovammo lei(13), ch'uscita era di quello(14),
      E stava sola in ripa alla marina,
      E senza rete, e senza amo traevaTutti li pesci al lito, che voleva. - T.)
     
      p. 64. v. 416. L'accigliata PAPAVERA ec. (papaver somniferum L.) Molti maschi e mol[246]te femmine. Le piante di questa classe sono quasi tutte velenose. L'oppio migliore si ottiene incidendo i capi de' grossi papaveri con un ferro tricuspidato, ed applicando loro de' piccoli recipienti per raccoglierne le gocce.
      L'oppio in poca quantità esilara la mente, dà energia alle passioni, e vigore al corpo: preso in larga dose produce ebbrietà, languore, stupore, e morte. Nell'India i viaggiatori sogliono fare circa cento miglia di cammino senza prender nè riposo nè cibo, eccetto un sufficiente pezzo d'oppio per se stessi, ed uno più grosso pe' cavalli a certe stazioni. L'aspetto emaciato e decrepito, ed i ridicoli e goffi gesti de' mangiatori d'oppio in Costantinopoli, trovansi bene descritti nelle memorie del Barone de Tott.
     
      (ivi. Provata la facoltà stimolante dell'oppio, i medici hanno tosto ciecamente attribuita una facoltà con lui identica a tutte quelle sostanze, i cui effetti apparenti sembrarono loro eguali, come sarebbe il produrre allegria, ebbrietà, delirio ce.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





Darwin Ariosto Alcina Santo India Costantinopoli Barone Tott