In simili casi si crede, che gli stimoli sieno bensì stati opportunamente indicati, giacchè sono giunti ad arrestare i parossismi, ma che sieno stati amministrati in dose non abbastanza forte per togliere ogni avanzo di diatesi. E così si scrivono ricette via via più generose, il cui effetto suol essere o la ricomparsa de' parossismi, o l'ostruzione de' visceri, o l'idrope, se ostinatamente s'insista nell'intrapreso metodo. Avviene pure non infrequentemente, che la soverchia profusione degli stimoli cangi la diatesi d'una intermittente decisamente astenica in origine, senza cangiarne i sintomi: e in simili casi si continua in buona fede anco da' più accorti a stimolare, e stimolar sempre più prodigamente a misura che più pertinace fassi la febbre, e [250] s'esacerbano i soliti sintomi, o nuovi ne appajono, come sarebbero le palpitazioni di cuore, cefalea, dolori dell'addome, flati ec.: e così si termina, come nell'altro caso, col produrre ostruzioni, idropi, ftisi, e tutta la caterva delle affezioni lente steniche, le cui vittime sono sì frequenti e numerose, che la moltitudine ha giurato, ed a ragione, odio implacabile contro la corteccia peruviana, come quella che in mille casi fu evidentemente riconosciuta dannosa.
Io inchino a credere, che la più parte delle recidive dipenda appunto dal metodo di cura erroneamente praticato; giacchè spessissimo accade di vedere soggetti recidivi indipendentemente da veruna causa debilitante, almeno apparente. Bramerei perciò, che i medici fossero meno tenaci delle proprie opinioni, e meno creduli a' proprj supposti talenti, e che quindi non isdegnassero di cangiar metodo di cura allorchè non corrisponde quello, stato da prima in tutta l'estensione praticato.
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