Nulladimeno, se non fu difficile il persuader la maggior parte della forza controstimolante della digitale, riuscirà però difficilissimo il persuaderli egualmente rispetto a sostanze più deboli, come p. e. il taraxaco, la camomilla, il ferro ec., i cui effetti sono così limitati e lenti, che non possono isolatamente avventurarsi in una diatesi grave, in cui fa, d'uopo di pronti ed efficaci sollievi; e che poco risaltano all'occhio, massime ad occhio prevenuto in contrario, in diatesi lente o piccole, le quali sogliono terminare anche senza i presidi medici, ed anche alla per fine malgrado l'uso di medicamenti non indicati; giacchè per buona sorte non volle il cielo, che fosse mortale ogni malattia non ben curata.
[253] L'uso della digitale fu dapprima ristretto alle idropi steniche, fu poi in seguito esteso in moltissime altre malattie dello stesso carattere, non eccettuata la ftisi, come si legge nella Zoonomia di Darwin. Il rinomatissimo Dottor Michele Gherardini, mio caro genitore, l'ha usata in casi di vero o supposto aneurisma, ed i successi, che ne ottenne, furono riguardati come prodigi. Io la ho esperimentata nelle gonorree sì da principio, come a malattia inoltrata, e non fui mai tradito nelle mie speranze. E non solo ho trovata utilissima la digitale purpurea, ma ben anche la lutea, però a dose doppia; anzi essendo questa seconda specie più comune, conseguentemente meno adulterata e meno costosa, io me ne valgo a preferenza. Prescrivo un infuso di mezz'oncia di digitale lutea in una libbra d'acqua, da usarsi per injezione; ed allorchè la gonorrea non si sopprime intieramente in pochi giorni, vi faccio scioglier entro uno scropolo di solfato d'allumina.
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Zoonomia Darwin Dottor Michele Gherardini
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