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      Per lo che una di queste avene, colla sua capsula o spiga aderente, fissata sopra qualche luogo, può servire d'igrometro, attorcigliandosi più o meno secondo l'umidità dell'aria.
      La resta d'orzo è fornita di dure punte, le quali, simili ai denti d'una sega, sono tutte rivolte verso una parte; mentre questa lunga resta giace sopra la terra, si estende nell'aria umida della notte, e spinge avanti i di lei grani, i quali vi si fanno aderenti: di giorno, inaridendo, si raccorcia; e siccome queste punte le impediscono di ritrocedere, facendo ella a se forza colla sua estremità appuntata, striscia ed arrampica a guisa d'un bruco, e si allontana molti piedi [270] dal gambo nativo. Su questo principio l'ingegnosissimo Meccanico Filosofo, il Sig. Edgworth, costrusse già il suo automa; il di lui dorso è composto di leggier legno d'abete, grosso un pollice circa, e lungo quattro, fatto di pezzi tagliati trasversalmente rispetto alle fibre del legno, ed incollati assieme: egli ha due piedi avanti e due di dietro, i quali portano il corpo orizzontalmente; e questi piedi sono armati alle loro estremità di acute punte di ferro, che si piegano indietro. Quindi allorchè il tempo è umido, il corpo si allunga, e i due piedi anteriori sono spinti innanzi; in tempo secco i piedi posteriori si avvicinano agli altri, giacchè l'obbliquità delle punte de' piedi impedisce di ritrocedere. E così in un mese o due l'automa passeggia a traverso il luogo da lui abitato - Non si potrebbe egli applicare questa macchina come igrometro a qualche oggetto metereologico?


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Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





Meccanico Filosofo Sig