(Viaggi di Volney.)
p. 129. V. 379. Il truculento UPAS. Evvi nell'isola di Java un albero velenoso, che dicesi aver co' suoi effluvi spopolato un'estensione di paese da' dodici a quattordici miglia intorno al luogo, ov'egli cresce. Nella lingua di quel paese chiamasi bohon-upas; col di lui sugo si preparano le frecce più velenose; e per ottenerlo, si condannano i malfattori ad andare in traccia di quest' albero, dando loro le opportune direzioni tanto per raccogliere e riportarne il sugo, quanto per assicurarsi dalle maligne esalazioni dell'albero; ed eglino sono assolti se ritornano indietro con una certa quantità di veleno. Ma [275] dai registri ivi tenuti, risulta che di quattro assai di rado ne ritorna indietro uno. Non solo tutti gli animali d'ogni genere, come quadrupedi, pesci e uccelli, ma anche ogni sorta di vegetabili sono distrutti dagli effluvj dell'upas: di modo che per 12 o 14 miglia in circa all'intorno, la superficie della terra è intieramente sterile e sassosa, e soltanto sparsa di scheletri d'uomini e d'animali; spettacolo terribile superiore a tutto ciò, che i poeti possono aver descritto, od i pittori disegnato. Dicesi che crescano vicino a lui due altri alberetti della stessa specie. (Vedi London Magazine for 1784 or 1783.)
p. 130. v. 410. La bella ORCHIDE. (orchis morio L.) Il bulbo, da cui trae nutrimento e vita questa pianta, si raggrinza su, e va morendo a misura che ne cresce un nuovo; la qual circostanza non è analoga alle altre radici tuberose o globose, ma bensì ad alcune radici bulbose, come il tulipano.
| |
Viaggi Volney Java Vedi London Magazine
|