Pure, supposto ancora, che l'acido carbonico non sia stimolante, egli tuttavia sotto un altro rapporto conviene in azione co' liquori fermentati o spiritosi: operano questi sul sistema vivente al pari dell'acido carbonico, disossigenando. Non potrebbesi adunque riferire un maggior numero di casi d'apoplessia all'unico fenomeno della disossigenazione? E chi non sa quanto la disossigenazione sia nociva all'economia animale? L'istessa respirazione si crede non ridursi ad altro, che a mantenere debitamente ossigenato il sangue circolante, successivamente decarbonizzandolo. Una delle cause rimote dell'apoplessia fu da quasi tutti gli autori giudicato il vento meridionale, essendo loro sembrato di vedere una cotal malattia più frequente al soffiar del medesimo. Dato adunque, che giusta sia l'accusa fatta a questo vento, ella potrebbe fornirmi un altro argomento in favore della mia opinione, giacchè non è inverosimile, che l'austro possa trasportar seco gli effluvj de' vegetabili putrescenti, e le esalazioni carboniche delle spiagge, d'ond'ei parte. Sempre più mi persuado poi a riferire il maggior numero delle [283] apoplessie alla disossigenazione, o carbonizzazione, quando rimarco, che mentr'elleno sono frequentissime in città, lo sono incomparabilmente meno negli aperti paesi campestri, ove più ossigenata è l'aria, e più rare sono le circostanze, in cui s'inspiri gas acido carbonico. Quello però, che più di tutto corrobora la mia opinione si è la seguente osservazione. L'uso de' salassi nell'apoplessia è stato quasi sempre seguito da sì buon esito, che delitto parrebbe oggidì il prescinderne: eppure quanto rari sono i casi, in cui il sangue cavato si presenti cotennoso?
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