Egli è questo un fenomeno degno dell'attenzione de' fisici; imperocchè, mentre si dice, che un carattere distintivo degli stimoli si è la cotenna del sangue, la si vede poi del tutto ordinariamente mancare in una circostanza, in cui dovrebbe essere manifestissima, fortissima essendo la diatesi dominante, e grandissimi e gagliardi gli stimoli, che la produssero, come prova la generosità ed insistenza del metodo antiflogistico, che vuolsi praticare, per domarla. Ma cosiffatto fenomeno viene tosto spiegato ove si ammetta la mia opinione. Imperocchè, siccome la moderna chimica insegna, che la così detta cotenna pleuritica non consiste se non se in un grado d'ossidazione dell'albumina e della fibrina più grande di quello, che sia necessario in istato di salute, così egli è chiaro, che la cotenna non può formarsi ove abbia luogo grande disossigenazione del sangue, siccome io penso avvenire nel maggior numero delle apoplessie. Avverto però, ch'io non intendo già di assegnare una causa generale di tutte le apoplessie; io non cerco che d'investigare la causa, che le ha rese più frequenti, poichè intorno alla loro frequenza soltanto si fanno giornalmente di[284]spute infinite, non già intorno alla esistenza della malattia, la quale anco per lo addietro soleva rapirsi non poche vittime. Per lo che ove anche oggidì avvenga il caso di apoplessia indipendente da qualunque abuso di liquori, o da disossigenazione d'admosfera, io non penso già, che questo caso possa servir d'obbiezione alla mia opinione, ma non dubito di credere, ch'egli debba essere annoverato fra que' casi di apoplessia, che occorrevano anche per lo passato allorquando assai meno frequente era questa malattia, moltissime essendo le cause che produr la possono, indipendentemente da quelle da me ascritte alla maggior parte.
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