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      Se poi l'opinione, ch'io emetto qui col dovuto riserbo, possa esser degna d'attenzione e d'indagini, è rimesso all'ingegno ed alla ingenuità de' Medici. Certo è però, che se l'esperienza e l'osservazione la confermassero, s'aprirebbe un nuovo campo d'indicazioni mediche curative e preservative di questa malattia. Gli acidi muriatico e nitrico, e il muriato di potassa ossigenato sarebbero i medicamenti da prescegliersi, come quelli che più facilmente abbandonano il loro ossigeno. Si potrebbe esperimentare l'ossido gasoso d'azoto, il quale ha soprattutto la proprietà, come dice Bedoes, di togliere il sonno, sintomo prodromo e formidabile dell'apoplessia: lo che malamente si cercherebbe di togliere per mezzo del caffè, il quale altro non essendo, che un carbone più o meno perfetto, non può che appartenere a' disossigenanti. Anche Bergio (siccome mi ha fatto rimarcare il mio caro e coltissimo amico, il Dott. Lomeni) aveva osservato, che il caffè è nocivo agli apopletici o letargici, dandone però una spiegazione ben diversa da quella [285] ch'io suppongo. Non si dovrebbe pure dimenticare l'uso delle acque ossigenate, l'abitare in luoghi d'aria molto pura, come anco dovrebbe giovare un'atmosfera più dell'ordinario ossigenata, lo che si ottiene per mezzo de' vapori di gas acido muriatico sovraossigenato. Egli è vero, che codesti rimedi appartengono tutti (per quel che mi pare) alla classe de' controstimoli; tuttavia siccome la inutilità de' controstimoli usati indifferentemente si manifesta in un gran numero di casi, così non è irragionevole il proporre di far uso preferibilmente di quelli, che possiedono la facoltà ossigenante.


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Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





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