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      [291] NOTE AL CANTO IV ED ULTIMO.
     
      p. 166. v. 21. CEREA. (cactus grandiflorus L., ovvero cereus) Venti maschi, una femmina. Questo fiore è indigeno nella Giamaica, e nella Veracrux. Egli spiega una corolla più che mai bella, ed emana un odore fragrantissimo per poche ore in tempo di notte; il di dentro del calice è d'un giallo splendente, ed i petali, che sono molto numerosi, sono candidissimi: comincia ad aprirsi verso le 7 od 8 ore della sera, e si chiude alla mattina prima del levar dei sole. (Martyn's Letters) Il cistus labdaniferus, e molti altri fiori perdono i loro petali dopo essere stati espansi alcune ore durante il giorno; poichè in simili piante lo stimma viene subito fecondato dalle numerose antere. In molti fiori del cistus labdaniferus ho osservato, che due o tre degli stami erano perpetuamente piegati a contatto col pistillo.
      Il nyctanthes, o gelsomino d'Arabia, è un altro fiore, che nel suo paese nativo porta una bellissima corolla, ed emàna un profumo dilicatissimo in tempo di notte e non di giorno: i filosofi botanici non hanno ancora spiegata questa ammirabile proprietà: forse ciò addiviene perchè la pianta dorme in tempo di giorno, come fanno alcuni animali; e le sue glandole odorifere non emettono la loro fragranza, che durante l'espansione de' petali, cioè durante le ore della sua veglia: il geranium triste ha la medesima proprietà di spargere la sua fragranza solamente di notte. I fiori della cucurbita lagenaria, per quanto dicesi, si aprono allorchè il sole risplende lor sopra.


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Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





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