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      Gli argomenti che tendono a mostrare, che le sorgenti calde di questo paese sono prodotte da vapori sollevati da profondi fuochi sotterranei, e quindi condensati fra gli strati delle montagne pare che sieno più concludenti dell'idea di credere che dipendano da combinazioni chimiche operate vicino alla superficie della terra; giacchè primieramente il loro calore si conservò esattamente lo stesso forse da molti secoli, e certamente fino dall'epoca, in cui si sono avuti buoni termometri; lo che non può essere bene spiegato senza supporre, ch'elleno siano dapprima in uno stato di ebollizione. Poichè, siccome il calore dell' acqua bollente è di 212 gradi, e quello delle parti interne della terra è di 48, così è facile il comprendere, che il vapore alzato dall'acqua bollente, dopo essersi condensato in alcune montagne, e di là passando traverso a certo spazio di terra fredda, è necessario, che via via si raffreddi ad un dato grado: ed è probabile, [300] che la distanza, da dove esce la sorgente, al luogo dove si condensa il vapore possa essere calcolata dai gradi del suo calore.
      2.° Nella state del 1780, che fu sì asciutta, quando, tutte le altre sorgenti erano o inaridite o molto impoverite, quella di Buxton e di Matlock (siccome io ho ben rilevato sul sito) non soffrirono alcuna diminuzione; ciò che prova, che le scaturigini di queste fontane calde esistono ad una gran profondità sotto la superficie della terra.
      3.° Sonvi numerose fenditure perpendicolari nelle roccie di Derbyshire, in cui si trovano delle miniere di piombo e di rame, e che si estendono a profondità sconosciute, e che possono quindi offrire un passaggio al vapore de' grandi fuochi sotterranei.


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Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





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