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      - Chundali Borrum è il nome che i nativi danno a questa pianta, chiamata poi da Linneo hedysarum gyrans: appartiene alla classe diadelfia, ossia due affratellamenti, ed ha dieci maschi. Le sue foglie trovansi continuamente in un moto spontaneo; alcune s'innalzano, altre s'abbassano, ed altre s'aggirano circolarmente, attortigliandosi intorno a' loro steli. Il movimento spontaneo delle foglie, quando l'aria è perfettamente tranquilla e assai calda, sembra essere necessario alla pianta, come lo è la respirazione perpetua per la vita animale. Il sig. Broussonet, in una memoria sopra i movimenti vegetabili inserita nella Storia dell'Accademia delle Scienze, anno 1784, ha data una particolar descrizione ed una bella tavola dell'hedysarum gyrans.
      Sonvi molti altri esernpj di movimenti spontanei delle parti de' vegetabili. Nella Marchantia polymorpha, nasce dalle antere, che portano il fiore, una lana gialla, la quale si [311] muove spontaneamente nell'antera allorchè ella schiude il suo polline a foggia d'atomi. (Murray, Syst. Veg. = Vedi la nota alla Collinsonia, per altri esempj di spontaneità vegetabile.) Aggiungi a ciò, che siccome il sonno degli animali consiste in una sospensione del moto volontario, e siccome i vegetabili sono parimenti soggetti a dormire, così evvi ragione di conchiudere, che le varie azioni di aprire e di serrare i loro petali e le loro foglie, possano giustamente essere ascritte ad un potere volontario; imperocchè senza la facoltà di volizione, il sonno non sarebbe stato loro necessario.


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Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





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