Molti bambini e molti neonati quadrupedi si osservano dibattersi talora per lo spazio di un minuto dopo nati, innanzi che comincino a respirare (Haller. Phys.. t. 8, pag. 400, ib. p. 2, p 1). Buffon immaginò che l'azione dell'aria secca sui nervi di un animale nato di fresco, producendo il conato allo sternuto, potesse contribuire a produrre questa prima ispirazione, e che quindi l'aria rarefetta dal calore dei polmoni fosse valevole ad indurre l'espirazione (Hist. Nat., t. 4, p. 174). Questo ultimo effetto può essere prodotto dalla disaggradevole sensazione per la permanenza dell'aria, e dal consecutivo sforzo per alleviarsene.
Molti bambini sternutano prima di respirare; ma, per quanto ho io osservato o per quanto ho potuto esserne informato, non è ciò vero di tutti.
Finalmente, diretto dal proprio senso dell'odorato, o dalle tenere premure della madre, il nato animale, che ha già appreso ad inghiottire, si accosta, all'odorifera sorgente del suo futuro alimento. Ma per eseguir l'atto dell'inghiottire è forza chiuder quasi la bocca, sia che l'individuo sia immerso o no nel fluido che sta inghiottendo: quindi è che, al tentar che fa il bambino di poppare per la prima volta, egli non comprime già lievemente il capezzolo, tra le labbra, poppando come farebbe un adulto col sorbire il latte, ma si caccia in bocca tutto intero il capezzolo, lo comprime tra le gengive, e quasi direi masticandolo ripetutamente ne tragge fuori il latte, precisamente al modo stesso come con le mani lo si smugne dalle poppe delle vacche.
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Dell'istinto
di Erasmus Darwin
Edoardo Perino Roma 1885
pagine 91 |
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Haller Hist
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