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      Poichè siccome nella società nostra civilizzata il vitto è ordinariamente preparato da altri, ed adulterato con sali, aromi, olio, empireuma, noi non istiamo esitando nel mangiare di qualunque cosa che ci venga posta innanzi, e trascuriamo di coltivare questi sensi: laddove gli altri animali sperimentano coll'odorato ogni cosa prima di prenderla in bocca, e la sperimentano ancora col gusto prima d'inghiottirla. Anzi non solamente di questi sensi fanno uso nella scelta dei convenevoli alimenti, ma in età più avanzata ne fanno anche uso per soddisfare il loro appetito d'amore. Ciò che s'intenderà ancor meglio considerando le simpatie di queste parti; mentre l'animale umano è diretto verso l'oggetto del di lui amore dal senso che egli ha della bellezza, come si dice nel n. VI di questa Sezione.
      Così Virgilio, Georg. III, 249;
      Nonne vides, ut tota tremor pertentant equorumCorpora, si tantum notus odor attulit auras?
      Nonne canis nidum veneris nasutus odoreQuaerit, et erranti trahitur sublambere lingua?
      Respuit at gustum cupidus, labiisque retraectis,
      Elevat os, trepidansque novis percutitur æstris,
      Inserit et vivum felici vomere semen.
      Quam tenui filo coecos adnectit amoresDocta Vedus, vitaeque monet renovare favillam!
     
      Galeno riferisce il seguente curioso sperimento. «Nel dissecare un capra gravida vi ritrovai un vivace capretto, che staccai dall'utero e portai via prima che egli vedesse sua madre. Messolo in una camera ove erano molti vasi, alcuni pieni di vino, altri d'olio, altri di miele, altri di latte, o di altri liquori, e alcuni anche di grani o di frutti, noi incominciammo a veder l'animale alzarsi in piedi e passeggiare; quindi scuotersi e, con una zampa grattarsi dall'un lato: osservammo poscia che egli andò fiutando ognuna di queste cose che erano nella stanza, e, dopo tutte fiutate, si bevve il latte.


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Dell'istinto
di Erasmus Darwin
Edoardo Perino Roma
1885 pagine 91

   





Sezione Virgilio Georg Vedus