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      Tutti quegli uccelli che adoperano gli artigli a foggia di mani, come il falcone, il pappagallo, il cucco, sembran essere più docili e più intelligenti, non ostante che le turme gregarie d'uccelli abbiano maggior copia di nozioni acquisite.
      Ora, siccome le immagini che si dipingono nella retina dell'occhio non sono altro che segni i quali richiamano all'immaginazione nostra gli oggetti che avevano prima esaminati per mezzo del senso del tatto, come pienamente dimostra Berkley nel suo Trattato sulla Visione, ne viene in conseguenza che l'uomo ha il senso della vista più esatto e più distinto di quello di tutti gli altri animali. E quindi è poi che col crescere egli acquista gradatamente il senso della bellezza femminile, che allora poi lo dirige verso l'oggetto di questa sua nuova passione.
      L'amore sentimentale, in quanto che distinto dalla passione animale che porta lo stesso nome, consiste nel desiderio o sensazione del contemplare, abbracciare, e baciare il vago oggetto della nostra passione.
      Esser oggetto d'amore gli è dunque il caratteristico della bellezza; e, sebbene molti altri oggetti, comunemente parlando, dicansi belli, ciò non ostante non son detti così che per metafora, e dovrebbero piuttosto dirsi aggradevoli. Un tempio greco ci può dare la piacevole idea della sublimità, un tempio gotico ci può dare la piacevole idea della varietà, ed una casa moderna l'idea parimente piacevole della utilità; così la musica e la poesia possono ispirarci amore per mezzo dell'associazione delle idee; ma nessuno di questi oggetti si potrà dir bello, eccetto che metaforicamente; giacchè noi non abbiamo alcun desiderio di abbracciarli o di baciarli.


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Dell'istinto
di Erasmus Darwin
Edoardo Perino Roma
1885 pagine 91

   





Berkley Trattato Visione