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      2. Dell'afflizione.
     
      Perchè l'interna membrana delle narici si mantenga sempre umida, onde meglio percepire gli odori, v'hanno due canali, per mezzo de' quali le lagrime, dopo d'aver fatto il loro uffizio d'umettare e ripulire il globo dell'occhio, sono portate nel sacco lagrimale, da cui scendono per un condotto che si apre nelle narici; l'apertura di questo condotto è dotata di squisita sensibilità, e perciò, stimolata dalle particelle odorose, oppure dall'impressione dell'aria secca e fredda, il sacco si contrae, e caccia giù nell'organo dell'odorato maggior copia dell'umore che contiene. Per cotal mezzo l'organo è reso più acconcio a percepire gli odori, e vien anche preservato dall'esser offeso da quelli che sono più forti o corrosivi. Molti altri ricettacoli di fluidi particolari si vuotano di quello che contengono, allorchè sono stimolate le estremità dei loro condotti; così la cisti fellea, allorchè le materie contenute nel duodeno stimolano l'estremità del condotto comune della bile; e così le glandole salivali, quando le aperture de' loro condotti escretori nella bocca sono eccitate dallo stimolo degli alimenti che si masticano. Atque glandulae seminales suum exprimunt fluidum glande penis fricata.
      Il freddo e il secco dell'atmosfera in paragone del caldo e dell'umido in cui si trovava il bambino prima di nascere, affetta disaggradevolmente l'apertura di questo sacco lagrimale; le lagrime contenutevi sono spinte nelle narici; e, la glandola lagrimale supplendone di nuove, queste sono diffuse pel globo dell'occhio; come chiaramente si osserva negli occhi e nelle narici dei bambini poco prima nati.


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Dell'istinto
di Erasmus Darwin
Edoardo Perino Roma
1885 pagine 91