E da ciò dipende che alcune nazioni sono più notate per una cert'aria gioviale, altre per un'aria grave.
5. Della collera.
Le azioni, che costituiscono il modo di combattere, sono l'immediato linguaggio della collera in tutti gli animali; ed il preparamento a siffatte azioni è il natural linguaggio della minaccia. E perciò si vede l'uomo in tal situazione serrare il pugno e fissar torvo lo sguardo sull'avversario, quasi meditando per dove assalirlo; e il montone ed il bue trarsi alcuni passi addietro, e abbassar le corna; ed il cavallo, che si batte colle gambe posteriori, volgersi con queste all'avversario, e ripiegar all'indietro le orecchie per dar meglio ascolto e capire la situazione dell'altro, onde il minacciato colpo non riesca a vuoto.
6. Dell'attenzione.
L'occhio non può comprendere tutto ad un tratto più del nostro orizzonte, e questo soltanto di giorno, e l'odorato non ci dà ragguaglio d'oggetti molto distanti; quindi è che confidiamo principalmente nell'organo dell'udito per esplorare i pericoli. All'udire il più breve suono, di cui non sappiamo sì tosto render ragione a noi medesimi, il timor ci sorprende, noi arrestiamo il passo, serbiamo immobili i muscoli, apriamo alcun poco la bocca, tendiamo le orecchie, e stiamo ascoltando ad effetto di chiarirci più che possiamo; e questo poi diventa per abitudine il linguaggio generale dell'attenzione prestata agli oggetti della vista, come pure a quelli dell'udito, e persino alle successive serie delle nostre idee.
Il linguaggio naturale del dolor violento, che suol esser espresso dal contorcere del corpo, digrignare i denti, e strillare; e così quello del piacer tumultuoso, che suol esserlo dal ridere schiamazzando, appartengono alla sezione delle Malattie di Volizione.
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Dell'istinto
di Erasmus Darwin
Edoardo Perino Roma 1885
pagine 91 |
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Malattie Volizione
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