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Ricapitolazione
1° Tutti gli uccelli di passaggio possono esistere nei climi dove nascono.
2° Nelle loro emigrazioni vanno soggetti agli stessi accidenti e alle difficoltà stesse, a cui l'uomo va soggetto nella navigazione.
3° Le medesime specie di uccelli emigrano da alcuni paesi, e sono permanenti in altri.
Da tutte le quali circostanze vuolsi inferire non essere le emigrazioni degli uccelli prodotte da istinto necessario, ma bensì essere la conseguenza di perfezionamenti accidentali, come lo sono le arti stesse dell'uomo, perfezionamenti insegnati dai contemporanei, o trasmessi per tradizione dall'una all'altra generazione d'uccelli.
XIII. In quella stagione dell'anno, che può fornire il convenevole nutrimento alla prole, entrano gli uccelli in un contratto di nozze, ed, a spese di comune fatica fabbricano il nido alla prole stessa che deve venirne. La scelta della stagione appropriata, le loro nozze, la regolarità con cui fabbricano i nidi, furono sempre pei naturalisti oggetto di ammirazione, e furono attribuiti alla così detta forza d'istinto: questa attribuzione, come quella delle qualità occulte degli antichi filosofi, fece si che non si rivolse più l'animo ad ulteriori indagini intorno a sì grande oggetto. Noi entreremo a considerar queste cose nell'ordine con cui si tengon dietro.
Scelta della Stagione.
I nostri uccelli domestici, i quali sono abbondantemente provvisti di convenevoli alimenti in ogni stagione e che sono riparati nelle nostre case o nei loro abituri dalla inclemenza del freddo, fanno le uova in tutte le stagioni dell'anno; la primavera non è dunque la stagione loro assegnata da istinto necessario.
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Dell'istinto
di Erasmus Darwin
Edoardo Perino Roma 1885
pagine 91 |
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Stagione
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