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      Gli uccelli selvatici scelgono questo tempo, perchè hanno imparato a conoscere per esperienza essere la temperatura dolce dell'aria più atta ed allo sviluppo delle loro uova, e a fornire a tempo opportuno quella specie di alimento che si richiede ai loro figli.
      Se il piacevole calore di primavera fosse capace di produrre la passione d'amore, come lo è di spiegare le foglie degli alberi, non si vede il perchè non dovessero risentire del di lui influsso tutti gli animali al par degli uccelli: ma i vivipari, siccome allattano i loro figli, cioè a dire, siccome digeriscono essi anticipatamente l'alimento di questi, perchè possa meglio convenire ai loro delicati ventricoli, vanno soggetti al dominio di questa passione in ogni stagione dell'anno, come vediamo essere il caso delle gatte e delle cagne. Gli animali erbivori par veramente che per lo più diano in luce i loro parti verso il tempo quando l'erba è nella maggiore abbondanza; nel che però non si ha certo grado di esattezza, come si vede nelle nostre vacche e nelle pecore, e nelle lepri; ciò che può forse anche essere parte di nozioni tradizionali, avute dall'esempio dei genitori.
     
      Contratti di nozze.
     
      La loro passione scambievole, e le nozioni acquisite dell'essere necessaria la fatica combinata di amendue per procurare l'alimento alla futura famiglia numerosa, induce gli uccelli selvatici ad entrare in un contratto di nozze; il qual contratto però non ha luogo tra le anitre, le oche, e gli uccelli acquatici, che sono giornalmente provveduti di alimento dai nostri granai.


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Dell'istinto
di Erasmus Darwin
Edoardo Perino Roma
1885 pagine 91