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      Qual'è dunque il motivo che induce l'ape, la quale pur vive di miele, a raccoglier polvere vegetale per la sua progenie? Qual'è il motivo che induce la farfalla a depor le uova su delle foglie, mentr'essa si nutre di miele? Qual'è il motivo che induce altre mosche a cercare per la loro prole nutrimento diverso da quello di cui si nutrono elleno stesse? Se noi vogliam dire che cosifatte operazioni sono tutte prodotti di cieco istinto, e non sono il risultato di deduzioni fatte, certamente dovremo poi anche dire che tutte quante le operazioni dell'uomo sono pur esse altrettanti prodotti di cieco istinto.
      3. Il ghiro non consuma che poco alimento durante il rigore dell'inverno; poichè ravvolto in se stesso dorme, ossia giace torpido per la maggior parte del tempo; ma nelle belle giornate calde d'inverno si risveglia per alcun tratto, mangia un poco, e quindi ricade nello stato primiero (Pennant, Zoologia, pag. 67). Altri animali, che s'assopiscono in inverno, senz'essersi fatta alcuna provigione, veggonsi andare grassi e robusti ai loro quartieri d'inverno, ed uscirne poi in primavera smagriti assaissimo e indeboliti. Le mosche comuni dormono in inverno senza provvista d'alimento, e si riscuotono data l'opportunità al calor del sole e al fuoco delle nostre case. Esse, ogni qualvolta veggono la luce, procurano d'approssimarvisi, giacchè hanno osservato che quanto più le stan d'appresso, tanto più si liberano da quello stato di torpore che è in esse prodotto dal freddo; e quindi è poi che sovente son tratte ad abbruciarsi alla fiamma delle nostre candele, ingannate, come l'uomo può esserlo, dalla stolta applicazione delle cognizioni acquisite.


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Dell'istinto
di Erasmus Darwin
Edoardo Perino Roma
1885 pagine 91

   





Pennant Zoologia