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      Loke ha preteso che nessun animale, eccetto l'uomo, fosse capace d'idee astratte o generali, e che appunto questa circostanza formasse la gran linea di divisione tra l'uomo e il bruto. Ma egli è poi stato dimostrato e dal vescovo Berkley e da Hume che coteste idee astratte non possono aver esistenza in natura, e che non hanno esistito mai, neppure in testa del loro inventore; e noi siamo quindi costretti a ricercare qualch'altra linea di distinzione.
      Le idee e le azioni dei bruti, simili in ciò a quelle dei fanciulli, sono quasi sempre il prodotto de' loro piaceri e dolori presenti; e, tranne alcuni pochi esempi riferiti in questa sezione, raro è che gli animali «s'occupino dei mezzi onde procurarci felicità futura, o sfuggire futura infelicità.»
      Laddove «l'acquisto delle lingue, l'esercizio delle arti, e ogni modo d'industriarsi per guadagnare denaro, nel che consistono finalmente tutti i mezzi onde procurarsi dei piaceri, e così pure l'indirizzar preci a qualche divinità, come altro mezzo con cui parimente procurarsi alcuna felicità, formano il tratto proprio e caratteristico dell'umana natura.»
     
      FINE.
     
     
      NOTE
      1 Il Tempio della Natura, ossia l'origine della Società, che ha pur questo titolo, è l'ultima sua opera poetica, e fu da lui pubblicata dal soggiorno campestre del Priorato presso Derby, il dì 1 gennaio 1802. Applauditissima ancor essa si trova insieme al Giardino Botanico nella collezione poco sopra memorata dei classici Inglesi. È un poemetto diviso in quattro brevi canti, con annotazioni ad ognuno, secondo l'usato da Darwin, dilettevoli ed istruttive quanto mai.


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Dell'istinto
di Erasmus Darwin
Edoardo Perino Roma
1885 pagine 91

   





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