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      Uno che uccisi a Monte Video, pesava 37 chilogramma: era lungo, dall’apice del muso fino alla coda a moncone, novantacinque centimetri, la sua circonferenza era di un metro e dieci centimetri. Questi grossi rosicanti frequentano alle volte le isole alla foce del Plata, dove l’acqua è al tutto salsa, ma sono più numerosi sulle sponde dei fiumi o dei laghi d’acqua dolce. Presso Maldonado vivono insieme in numero di tre o quattro. Durante il giorno si giacciono fra le piante acquatiche, o mangiano all’aperto sul piano erboso17. Veduti ad una certa distanza, pel loro modo di camminare e pel colore rassomigliano a maiali; ma quando stanno seduti sulle coscie, ed osservano attentamente un qualche oggetto con un occhio, riprendono l’aspetto dei loro congeneri, cavie e conigli. La loro testa veduta di faccia o di profilo ha un aspetto al tutto ridicolo, per la grande spessezza delle mascelle. Questi animali sono a Maldonado molto fiduciosi; camminando adagino mi accostava fino alla distanza di tre o quattro metri dai più vecchi. Questa fiducia può essere attribuita probabilmente a ciò che, il giaguaro è stato da pochi anni distrutto, ed i Gauchos non credono che valga la spesa di dar la caccia al capibara. Man mano che io mi andava avvicinando, essi sovente facevano sentire un romore particolare, che è un repentino cupo grugnito, che non ha un vero suono, ma che è prodotto piuttosto dall’aria che vien spinta fuori; l’unico suono che a me sembra rassomigli a quel romore, è il primo latrato di un cane di grossa mole.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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