Avendo osservato i quattro individui alla distanza di un braccio (ed essi me) per alcuni minuti, corsero di galoppo nell’acqua con grande impeto, mandando nello stesso tempo il loro latrato. Dopo di aver percorso sott’acqua una certa distanza, ricomparvero alla superfice, ma solo tanto da mostrare la parte superiore del loro capo. Quando la femmina nuota nell’acqua, ed ha i piccoli, si dice che se li alloga sul dorso. Si possono uccidere agevolmente molti di questi animali, ma la loro pelle non ha gran valore, e la carne è parimenti poco apprezzata. Nelle isole del Rio Parana sono abbondantissimi, e somministrano la preda ordinaria al giaguaro.
Il Tucutuco (Ctenomys Brasiliensis) è un curioso animaletto, che si può descrivere in poche parole, dicendo che è come un rosicante coi costumi di una talpa. È numerosissimo in alcune parti del paese, ma è difficile da ottenere, e non vien mai, credo, alla superfice del terreno. Ammucchia all’imboccatura della sua tana monticelli di terra come quelli della talpa, ma più piccoli. Grandi tratti di paese sono scavati in tal modo da questi animali, che i cavalli nel passare si affondano fin sopra al pasturale. Il tucutuco appare, fino a un certo grado, di costumi gregari: l’uomo che me ne procurò alcuni esemplari ne aveva preso sei insieme, e diceva che questo era un caso consueto. Fanno vita notturna; ed il loro cibo principale è la radice delle piante, che è pure lo scopo dei loro scavi tanto estesi e superficiali. Si scopre generalmente questo animale per un rumore speciale che fa quando è sotto terra.
| |
Rio Parana Tucutuco Ctenomys Brasiliensis Grandi
|