Lamarck sarebbe stato contentissimo di questo fatto, se lo avesse conosciuto, quando meditava19 (probabilmente con maggiore verità di quello che non fosse solito) sulla cecità gradatamente acquistata dello Spalace, rosicante che vive sotterra, e del Proteo anguino, rettile che vive entro buie caverne piene d’acqua; entrambi questi animali hanno l’occhio in uno stato quasi rudimentale, e coperto da una membrana tendinosa e dalla pelle. Nella talpa comune l’occhio è sommamente piccolo ma perfetto, sebbene molti anatomici non sieno ben certi che abbia relazione col vero nervo ottico; la sua vista deve essere certo imperfetta, sebbene probabilmente sia utile all’animale quando esce dalla terra. Nel tucutuco, che io non credo venga mai alla superficie del suolo, l’occhio è piuttosto più grande, ma spesso diviene cieco ed inutile, sebbene ciò non rechi, a quanto pare, gran disturbo all’animale; senza dubbio Lamarck avrebbe detto che il tucutuco sta ora operando il suo passaggio allo stato dello spalace, e del proteo anguino.
Molte specie di uccelli abbondano grandemente nelle verdi pianure ondulate intorno a Maldonado. Vi sono varie specie di una famiglia affine nella struttura e nei costumi al nostro storno: uno di questi (Molothrus niger) è notevole pei suoi costumi. Sovente se ne veggono parecchi insieme sul dorso di una vacca o di un cavallo; e quando stanno posati sopra una siepe ripulendosi al sole le piume, fanno qualche tentativo di canto o meglio di sibilo; il suono da essi prodotto è singolarissimo, perchè rassomiglia a bollicine d’aria che scaturiscano rapidamente da un piccolo orifizio sotto acqua, tanto da produrre un suono acuto.
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Spalace Proteo Lamarck Maldonado Molothrus
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