Anche durante le nostre visite passeggiere a questa parte dell’America del Sud, udimmo parlare di un bastimento, due chiese ed una casa che furono colpite dal fulmine. Vidi poco dopo le due chiese e la casa; questa apparteneva al sig. Hood, console generale inglese a Montevideo. Gli effetti del fulmine erano in certi punti singolari; la tappezzeria di carta, per quasi trenta centimetri dai due lati della linea ove scorrevano i fili di ferro dei campanelli, era annerita. Il metallo era stato fuso, e quantunque la stanza fosse alta quattro metri e mezzo, i globetti, cadendo sulle seggiole e sui mobili, li avevano traforati in gran numero di piccoli buchi. Una parte del muro era scheggiata come se fosse stata colpita con polvere da schioppo, ed i frammenti erano stati lanciati con tanta forza da intaccare il muro della parete opposta della stanza. La cornice di uno specchio fu annerita, e la doratura doveva essere stata volatilizzata, perchè una boccetta d’odore che stava sul camminetto, fu ricoperta di particelle metalliche splendenti, che aderivano tanto fortemente come se fossero state di smalto.
CAPITOLO IV.
DA RIO NEGRO A BAHIA BLANCA.
Rio Negro – Podere assalito dagli Indiani – Laghi salati – Fenicotteri – Rio Negro e Rio Colorado – Albero sacro – Lepre della Patagonia – Famiglie indiane – Il generale Rosas – Proseguimento verso Bahia Blanca – Dune di sabbia – Luogotenente nero – Bahia Blanca – Incrostazioni saline – Punta Alta – Zorill.
24 luglio 1833. – La nave Beagle salpò da Maldonado, ed il 3 agosto giunse innanzi alla foce del Rio Negro.
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