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      Questo è il fiume principale di tutta la spiaggia fra lo stretto di Magellano e la Plata. Esso sbocca nel mare a circa trecento miglia al sud dell’estuario della Plata. Cinquanta anni or sono circa, sotto l’antico governo spagnuolo, esisteva qui una piccola colonia, ed è ancora il punto più meridionale (Lat. 41°) su questa costa orientale di America che è abitato dall’uomo civile.
      Il paese presso la foce del fiume è miserabile all’estremo; sul lato meridionale comincia una lunga linea di rupi perpendicolari, che mostra una parte della natura geologica del paese. Gli strati sono di arenaria, ed uno strato era notevole per essere costituito di un conglomerato composto di pietre pomici, che devono aver viaggiato per oltre quattrocento miglia, venendo dalle Ande. La superfice è ovunque coperta di uno spesso strato di ciottoli, che si estendono in lungo e in largo sulla aperta pianura. L’acqua è scarsissima, e, quando se ne incontra, è quasi sempre salmastra. La vegetazione è misera e stentata, sebbene si incontrino cespugli di molte sorta, le piante sono tutte armate di formidabili spine, che sembrano avvertire il forestiere a non inoltrarsi di troppo in quelle inospitali regioni.
      Lo stabilimento è collocato diciotto miglia sopra la foce del fiume. La strada segue il piede del dirupato pendio, che forma il limite settentrionale della gran valle ove scorre il Rio Negro. Sul nostro cammino incontrammo le rovine di alcune belle Estancias, che pochi anni prima erano state distrutte dagli Indiani.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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