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      La stagione per lavorare le saline è il tempo della messe dei Patagoni; perchè la prosperità del luogo dipende da quelle. Quasi tutta la popolazione si occupa sulle sponde del fiume, e tutti sono occupati a trasportare il sale in grossi carri tirati da buoi. Questo sale cristallizza in grandi cubi, ed è purissimo; il signor Trenham Reehs ha avuto la cortesia di farne l’analisi per me, e vi ha trovato soltanto 0,26 di gesso, e 0,22 di materia terrosa. È un fatto singolare, che non serve tanto bene a conservare la carne come il sale marino delle isole del Capo Verde; ed un negoziante di Buenos Ayres mi disse che lo considerava di un valore minore di cinquanta per cento. Quindi si importa continuamente il sale del Capo Verde, e si mescola con quello di queste saline. La sola causa che si possa attribuire a questa inferiorità è la purezza del sale della Patagonia o il mancare esso di quelle altre sostanze saline che si trovano in tutte le acque del mare; un fatto, che nessuno, credo, avrebbe mai potuto sospettare, ma che è confermato da fatti ultimamente riconosciuti, è che quei sali convengono meglio degli altri per conservare i formaggi che contengono maggior copia di cloruri deliquescenti.
      Il margine del lago è fatto di fango: in questo stanno incastrati grossi cristalli di gesso, alcuni dei quali sono lunghi sette centimetri e mezzo, mentre alla superfice se ne osservano altri di soda sparsi intorno. I Gauchos chiamano i primi Pache del sal, e i secondi la Madre; essi asseriscono che questi sali progenitori si incontrano sempre sul margine delle saline, quando l’acqua comincia a svaporare.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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