Dopo un po’ di tempo, il maggiordomo si persuase ad aprire la prigione e lasciarlo uscire, ma appena questo fu fatto, il generale si volse al maggiordomo e gli disse: «Voi avete infranta la legge, così dovete andare al mio posto». Azioni di questa sorta davano nel genio ai Gauchos, che tutti posseggono un grande rispetto per la propria eguaglianza e dignità.
Il generale Rosas è pure cavallerizzo perfetto, qualità di non piccolo riguardo in un paese nel quale un esercito riunito suol eleggere il suo generale in seguito alla seguente prova. Dopo aver fatto entrare in un recinto, o corral, un branco di cavalli selvatici venivano spinti fuori da quello da una porta sulla quale stava una stanga per traverso; si era messo per condizione che chiunque cadendo da quella sbarra sopra uno di quegli animali indomati, mentre correva fuori, avesse saputo, senza sella nè briglia, non solo cavalcarlo, ma domarlo e riportarlo indietro alla porta del corral, sarebbe stato nominato generale. La persona che riusciva era in conseguenza eletta, e senza dubbio era un generale bene acconcio per quella sorta di esercito. Questo fatto straordinario fu compiuto pure da Rosas.
Con questi mezzi, e coll’uniformarsi ai costumi ed al vestiario dei Gauchos, egli ha ottenuto nel paese un’autorità sconfinata, e quindi un potere dispotico. Un negoziante inglese mi asserì che un uomo il quale ne aveva ucciso un altro, quando venne arrestato e interrogato intorno al motivo del suo delitto rispose: «Egli parlava con poco rispetto del generale Rosas, ed io l’uccisi». In capo ad una settimana l’uccisore fu messo in libertà. Senza dubbio questo fu opera del partito del generale, e non del generale medesimo.
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