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      Deve esser stato grosso quanto un Rinoceronte; nella struttura del capo, secondo il signor Owen, si avvicina molto al Formichiere del Capo, ma per alcuni altri rispetti si accosta agli Armadilli; quarto, il Mylondon Darwinii, genere strettamente affine ma di mole un po’ inferiore; quinto un altro quadrupede sdentato gigantesco; sesto, un grosso animale con un invoglio osseo a scompartimenti molto simile a quello dell’Armadillo; settimo, una specie estinta di cavallo, del quale dovrò in seguito parlare; ottavo, un dente di un animale pachiderma, probabilmente lo stesso dello Macrauchenia, animale tozzo, munito di un lungo collo come quello di un cammello, del quale riparlerò in seguito. Infine, il Toxodon, forse uno degli animali più strani che siano mai stati scoperti: la sua mole era uguale a quella di Elefante o Megaterio, ma la struttura dei suoi denti, secondo quello che dice il signor Owen, dimostra evidentemente che esso era affinissimo ai rosicanti, ordine che ai nostri giorni comprende la maggior parte dei più piccoli quadrupedi; in molti particolari era affine ai pachidermi, giudicando dalla posizione degli occhi, delle orecchie e delle narici, era probabilmente acquatico come il Dugongo, ed il Lamantino, ai quali era pure affine. Oh quanto meravigliosamente i varii ordini, oggidì ben separati sono collegati insieme in varii punti alla struttura del Toxodon!
      Gli avanzi di questi nove grandi quadrupedi, e molte altre ossa distaccate, si rinvennero incorporate nella spiaggia, in uno spazio di circa 200 metri quadrati.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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