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      Risalendo il fiume ne vedemmo pochi; ma nella nostra tranquilla e rapida discesa ne osservammo molti appollaiati o in branchetti di quattro o cinque.
      Venne notato che questo uccello non allarga le ali quando sta per fuggire rapidamente, come suole fare la specie settentrionale. In conclusione, noterò che lo struzzo Rhea abita la regione della Plata, fino alquanto al sud del Rio Negro in lat. 41°, e lo Struthio Darwinii ne prende il posto nella Patagonia meridionale, la parte verso il Rio Negro rimanendo territorio neutrale. Il signor A. d’Orbigny34, quando si trovava a Rio Negro fece molti tentativi per avere uno di quegli uccelli, ma non ebbe mai la fortuna di riuscire ad ottenerlo. Dobrizhoffer35, da molto tempo conosceva queste due specie di struzzi; egli dice: «Dovete sapere inoltre, che l’Emu differisce in mole e in costumi, in differenti regioni; perchè quelli che abitano le pianure di Buenos Ayres e di Tucuman sono più grossi ed hanno piume nere, bianche e grigie; quelli vicini allo stretto di Magellano sono più piccoli e più belli, perchè le loro piume bianche hanno l’estremità nera, e le nere parimenti terminano in bianco».
      Un singolarissimo uccellino, il Tinochorus rumicivorus, è qui comune; nei costumi e nell’aspetto generale, partecipa quasi ugualmente dei caratteri, per quanto siano differenti, della quaglia e del beccaccino. Il Tinochorus si trova in tutta la parte meridionale del Sud America, ovunque sonvi pianure sterili o terre aperte di pascoli asciutti. Frequenta in coppie o in branchetti i punti più desolati, ove può appena vivere un’altra creatura.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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