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      La Casarita fabbrica il suo nido nel fondo di uno scavo profondo e cilindrico, che si dice si estenda orizzontalmente quasi un metro e ottanta sotto il terreno. Parecchie persone del paese mi dissero che quando erano fanciulli avevano tentato di scovare il nido, ma erano appena riusciti a giungere in fondo al passaggio. L’uccello preferisce un banco di terreno sabbioso compatto, sul margine di una strada o di un corso d’acqua. Qui (a Bahia Blanca) i muri intorno alle case sono fatti di fango indurito; ed osservai che quello che circondava il cortile del mio alloggio, era forato da scavi rotondi in parecchi punti. Avendo chiesto al proprietario la causa di ciò, egli me la diede dolendosi molto della piccola Casarita, di cui in seguito ne vidi parecchie all’opera. È assai curioso vedere quanto questi uccelli siano incapaci di acquistare una qualche nozione della spessezza, perchè quantunque essi continuamente volteggiassero sopra quel basso muro, essi continuavano a volerlo forare, supponendo fosse un eccellente banco pei loro nidi. Senza dubbio ogni uccello, appena avrà trovato la luce dall’altro lato del muro, deve essere rimasto ben meravigliato di un fatto così sorprendente.
      Ho già fatto menzione di quasi tutti i mammiferi comuni a questa regione. Di armadilli si incontrano tre specie, cioè il Dasypus minutus, o Pichy, il D. villosus o Peludo, e l’Apar. Il primo si estende dieci gradi più verso il sud che non qualsiasi altra specie: una quarta specie, la Mulita, non va oltre a Bahia Blanca.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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