Quando si va a cavallo per la campagna, si suole comunemente dar fuoco alla pianura; e quindi la notte, come in questa occasione l’orizzonte era illuminato in parecchi punti da un brillante incendio. Questa pratica si fa in parte per distruggere ogni traccia agli Indiani, ma principalmente per migliorare i pascoli. Nelle pianure erbose ove non stanno i quadrupedi ruminanti più grossi, sembra necessario distruggere col fuoco ogni vegetazione superflua, onde rendere migliore quella dell’anno seguente.
In questo luogo il Rancho, non aveva neppure il tetto, ma si componeva di una fila di steli di cardi onde rompere la forza del vento. Era collocato sulla sponda di un largo e profondo lago, brulicante di uccelli, fra i quali spiccava il cigno col collo nero. Quella specie di piviere che sembra montato sui trampoli (Himantopus nigricollis), è qui comune in grossi branchi. È stato a torto accusato di mancar di eleganza; quando passa nell’acqua profonda, che è il suo luogo di predilezione, i suoi movimenti sono tutt’altro che sgarbati. Questi uccelli quando sono in branco mandano un rumore che rassomiglia singolarmente al grido di alcuni piccoli cani in piena caccia; quando mi svegliava la notte, fui più di una volta scosso per un momento a quel suono lontano. Il teru-tero (Vanellus cayanus) è un altro uccello, che sovente interrompe la quiete della notte. Nell’aspetto e nei costumi rassomiglia per molti riguardi alla nostra pavoncella; ma le sue ali sono armate di acuti sproni, come quelli delle zampe del gallo comune.
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Indiani Rancho Himantopus Vanellus
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