Lumb, negoziante inglese, che mi usò ospitalmente, durante il mio soggiorno in quella città, ogni sorta di cortesie e di gentilezze.
La città di Buenos-Ayres è grande44 e credo che sia una delle più regolari del mondo. Ogni strada è ad angolo retto con quella che la incrocia, ed essendo le parallele equidistanti, le case sono riunite in saldi quadrati di eguali dimensioni che vengono detti quadras. D’altra parte le case stesse sono quadrati vuoti; mentre tutte le stanze si aprono in un bel cortiletto. In generale non hanno che un piano col tetto piatto munito di sedili molto frequentati dagli abitanti durante l’estate. Nel centro della città vi è la piazza, ove si trovano le pubbliche segreterie, la fortezza, la cattedrale, ecc. In questo luogo pure gli antichi vicerè avevano i loro palazzi. Il complesso generale dei fabbricati ha una notevole bellezza architettonica, sebbene individualmente nessuno ne abbia una propria.
Il grande Corral ove si tengono gli animali destinati al macello per servir di cibo alla popolazione che si nutre di carne è uno degli spettacoli più curiosi da vedere. La forza del cavallo a petto di quella del toro è invero meravigliosa; un uomo a cavallo quando ha gettato il suo lazo intorno alle corna di un animale, può portarlo dovunque vuole. L’animale scavando il terreno colle gambe distese, con vani sforzi tenta di resistere alla forza che lo trascina, generalmente si slancia sveltamente da un lato, ma il cavallo si volge prestamente per sostenere l’urto, e sta tanto fermo che il toro vien quasi gettato a terra, ed è sorprendente come questo non si rompa il collo.
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Buenos-Ayres Corral
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