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      Gli steli erano di un verde brillantissimo, ed avevano l’aspetto di una foresta in miniatura. Quando questi cardi selvatici sono al tutto cresciuti, la loro distesa è affatto impenetrabile, tranne in alcuni brevi tratti intralciati come un labirinto. Questi sono noti solo ai ladri, i quali in questa stagione vi abitano ed escono la notte per rubare ed assassinare impunemente. Avendo domandato in una casa se i ladri fossero numerosi, mi fu risposto: «I cardi non sono ancora abbastanza alti». A prima vista quella risposta non era molto chiara. Non vi è molto interesse ad attraversare quei luoghi perchè pochi mammiferi e pochi uccelli li abitano tranne la viscaccia e la sua amica, la piccola civetta dalle tane. La viscaccia45 è come tutti sanno molto caratteristica nella zoologia dei Pampas. Al sud si trova fino al Rio Negro a 41 gradi di latitudine, ma non oltre. Non può vivere come l’aguti, sulle sassose e deserte pianure della Patagonia, ma preferisce un terreno argilloso e sabbioso che produce una vegetazione differente e più abbondante. Presso Mendoza, al piede delle Cordigliere, s’incontra molto vicino alle specie affini alpine. È una curiosissima circostanza della sua distribuzione geografica che essa non sia mai stata veduta, fortunatamente per gli abitanti di banda Oriental, ad oriente del fiume Uruguay; tuttavia in questa provincia sonovi pianure che sembrano meravigliosamente acconcie ai suoi costumi. L’Uruguay è stato per le sue migrazioni un ostacolo insuperabile; quantunque abbia varcato il Parana, ostacolo ancor più grande, e la viscaccia sia comune in Entre-Rios, provincia che sta fra questi due grandi fiumi.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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