L’esistenza nel Sud America di un cavallo fossile, del mastodonte, possibilmente di un elefante47, di un ruminante dalle corna cave, scoperto dai signori Lund e Clausen nelle caverne del Brasile, sono fatti sommamente interessanti per rispetto alla distribuzione geografica degli animali. Se oggi invece di dividere l’America coll’istmo di Panama, la dividessero nella parte Meridionale del Messico48 a 20 gradi di latitudine ove il grande altipiano presenta un ostacolo alla migrazione delle specie, alterando il clima, e formando, tranne alcune valli ed una striscia di terra bassa sulla costa, una larghissima barriera; avremmo le due provincie zoologiche dell’America del Nord e del Sud in grande contrasto l’una coll’altra. Alcune poche specie hanno varcata la barriera, e possono essere considerate come vagabondi venuti dal Sud; tali sono il puma, l’opossum, il kinkajou ed il peccari. L’America meridionale è caratterizzata dall’avere molti particolari roditori, una famiglia di scimmie, il lama, il peccari, il tapiro, l’opossum, e particolarmente parecchi generi di sdentati, ordine che comprende i tardigradi, i formichieri e gli armadilli. D’altra parte l’America del Nord è caratterizzata (lasciando in disparte alcune poche specie erranti) da numerosi particolari rosicanti, e da quattro generi (il bue, la pecora, la capra e l’antilope), di ruminanti cavicorni, grande divisione di cui il Sud America non possiede, come è noto, una sola specie. Anticamente, ma durante il periodo in cui vivevano la maggior parte delle conchiglie ora esistenti, il Nord America possedeva, oltre ai numerosi cavicorni, l’elefante, il mastodonte, il cavallo e tre generi di sdentati, cioè il Megaterio, il Megalonice, ed il Milodonte.
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