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      Un uomo mi disse che un cervo51 soleva venire nel suo cortile al pozzo, che egli aveva dovuto scavare per fornire acqua alla propria famiglia, e che le pernici, quando erano inseguite avevano appena la forza di volar via. Il calcolo più basso della perdita del bestiame nella sola provincia di Buenos Ayres, fu di un milione di capi. Un proprietario a San Pedro possedeva prima di quegli anni 2000 bovine; trascorsi questi non ne aveva più neppur una. San Pedro è collocato nel mezzo di una bellissima campagna, ed anche ora abbonda di animali, tuttavia durante l’ultima parte del gran seco, il bestiame vivo era portato con bastimenti pel consumo degli abitanti. Gli animali andavano errando dalle loro estancias, e si avviavano più verso il Sud, ove si mescolavano insieme in tali masse, che fu spedita da Buenos Ayres una commissione governativa per sedare le questioni dei proprietari. Il signor Woodbine Parish mi diede ragguagli intorno ad un’altra curiosissima sorgente di dispute; il terreno essendo stato tanto tempo asciutto, si erano sollevate così fatte quantità di polvere, che in questa aperta campagna i segnali di limite erano stati distrutti, e i proprietari non potevano più riconoscere i confini dei loro terreni.
      Un testimonio oculare mi disse che mandre di migliaia di capi di bestiame si gettarono nel Parana, ed essendo spossati dalla fame non poterono più arrampicarsi sulle sponde melmose del fiume e così si annegarono. Il braccio di fiume che corre accanto a San Pedro era tanto pieno di carcami imputriditi, che il padrone di un bastimento mi disse che il fetore lo rendeva al tutto impraticabile.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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