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      Il capitano Sulivan crede che le mandre non si mescolino; ed è un fatto singolare, che il bestiame color di topo, sebbene viva sui terreni montuosi, partorisce quasi un mese prima che non le altre bovine colorite della pianura. È così interessante vedere come il bestiame un tempo domestico si sia diviso in tre colori, di cui uno probabilissimamente finirà per prevalere sugli altri, qualora le mandre siano lasciate tranquille per parecchi altri secoli.
      Il coniglio è un altro animale che è stato introdotto, ed è riuscito benissimo, cosicchè è molto abbondante in varie parti dell’isola. Tuttavia, come i cavalli, i conigli stanno entro certi limiti; perchè non hanno varcato la catena centrale di colline, neppure si sarebbero estesi alla base di queste se, come mi hanno detto i Gauchos, non ne fossero state colà portate alcune piccole colonie. Non avrei mai supposto che questi animali, originari dell’Africa settentrionale, avrebbero potuto vivere in un clima tanto umido come questo e che gode di così poco sole, che anche il frumento matura solo qualche volta. Si asserisce che in Svezia, dove ognuno crederebbe essere un clima più favorevole, il coniglio non può vivere all’aria aperta. Inoltre le prime poche paia hanno dovuto contendere contro i nemici indigeni, cioè la volpe ed alcuni grossi avvoltoi. I naturalisti francesi hanno considerato la varietà nera come una specie distinta, e l’hanno chiamata Lepus Magellanicus68. Essi credono che Magellano, quando parlava di un animale chiamato Coneyos nello stretto di Magellano, si riferisse a questa specie; ma egli alludeva ad una piccola cavia, che anche oggi vien così chiamata dagli Spagnuoli.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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