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      Jemmy era piccolo, grosso e grasso, ma vanitoso della sua persona; portava sempre i guanti; i suoi capelli erano tagliati con bel garbo, ed era desolato quando le sue lucide scarpe venivano inzaccherate. Si compiaceva di guardarsi in uno specchio; ed un allegro fanciulletto indiano del Rio Negro che avemmo con noi per alcuni mesi a bordo, si accorse di questo debole e soleva burlarlo; Jemmy, che era sempre piuttosto geloso per l’attenzione che avevamo per quel fanciullo, non amava per nulla queste burle e soleva dire, con un cenno disdegnoso del capo «Troppo allodola». Quando penso a tutte le sue buone qualità, mi sembra ancora meraviglioso come egli abbia potuto appartenere alla stessa razza, ed abbia senza dubbio partecipato dello stesso carattere di quei miserabili ed abbietti selvaggi che incontrammo qui la prima volta. Infine Fuegia Basket, era una graziosa, modesta e riservata fanciulla, con una espressione piuttosto piacevole, sebbene un po’ torva; imparava presto qualunque cosa, specialmente le lingue. Ciò essa dimostrò imparando un po’ di portoghese e di spagnuolo, durante il nostro breve soggiorno a Rio Janeiro e Montevideo, e per la sua conoscenza dell’inglese. York Minster era gelosissimo di qualunque attenzione che le si usasse, perchè era evidente che aveva in animo di sposarla appena essi fossero stabiliti a terra.
      Quantunque parlassero e comprendessero molto della lingua inglese, era singolare la difficoltà che ci voleva ad ottenere da essi alcune informazioni intorno ai costumi dei loro compaesani; questo era dovuto in parte alla loro apparente difficoltà per comprendere le più semplici alternative.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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