York asseriva che per molto tempo di poi gli uragani non cessarono e cadde molta pioggia e molta neve. Per quanto potemmo capire egli pareva considerare gli elementi come agenti vendicatori: è chiaro in questo caso, quanto naturalmente, in una razza un po’ più avanzata in coltura gli elementi sarebbero per essere personificati. Mi è sempre stato molto misterioso che cosa fossero questi «cattivi uomini selvaggi», da quel che disse York; quando trovammo il luogo simile al covo di una lepre, ove un uomo solo aveva dormito la notte prima, credetti che fossero ladri scacciati dalle loro tribù; ma altri oscuri discorsi mi fecero dubitare di questo; ho talvolta pensato che la spiegazione più probabile si è che fossero matti.
Le varie tribù non hanno nessun governo e nessun capo; tuttavia ognuna è circondata da altre tribù nemiche, che parlano differenti dialetti, e sono separate fra loro soltanto da una landa deserta o da un territorio neutrale: la causa della loro guerra sembra essere il modo di sostentamento. Il loro paese è una massa rotta da aspre rocce, da alte colline e da intatte foreste, e queste si vedono in mezzo alle nebbie ed alle infinite burrasche. La terra abitabile è ridotta ai ciottoli della spiaggia; per cercarsi il cibo essi sono obbligati a girare continuamente da un luogo all’altro e la costa è così scoscesa che non possono muoversi se non nelle loro miserabili barchette. Non possono conoscere il piacere di avere una casa ed ancor meno quello degli affetti domestici; perchè il marito è per la moglie padrone brutale di una laboriosa schiava.
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York
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