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      Domandavano ogni cosa che vedevano e rubavano quello che potevano. Si rallegravano molto dei nostri balli e dei nostri canti, e prestavano una particolare attenzione quando vedevano lavarci in un vicino ruscello; non badavano a nessun’altra cosa, neppure alle nostre barche. Di tutto quello che York vide, durante la sua assenza dal paese, nulla apparve averlo maggiormente meravigliato di uno struzzo, presso Maldonado: senza voce per la meraviglia venne correndo dal signor Bynoe, col quale era a spasso: «Oh, signor Bynoe, un uccello tutto lo stesso come un cavallo!» Per quanto grande fosse la meraviglia degli indigeni per la nostra pelle bianca, quella di York fu per quel fatto assai maggiore, ed il poveretto rimase tanto sbigottito e commosso che non volle piů scendere a terra. Ogni cosa procedeva cosě tranquillamente, che alcuni ufficiali ed io stesso facemmo lunghe passeggiate nelle circostanti colline e nei boschi. Ma ad un tratto, il 27, le donne ed i bambini scomparvero: eravamo inquieti di questo, mentre nč York, nč Jemmy non potevano spiegarcene il motivo. Alcuni credevano che fossero state spaventate dall’averci veduto ripulire e sparare i nostri schioppi la sera precedente. Altri credevano che questo dipendesse dall’essersi offeso un vecchio selvaggio, il quale, essendogli stato detto di tenersi un po’ discosto, aveva freddamente sputato in faccia alla sentinella, e poi, con gesti sopra un individuo addormentato, aveva chiaramente dimostrato, da quanto si diceva, che avrebbe avuto caro di fare a fette e mangiare il nostro uomo.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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