Passammo fra le Furie dell’est e dell’ovest; e un po’ più al nord vi sono tanti frangenti che il mare vien detto la Via Lattea. La vista di una cosifatta costa basterebbe a far sognare per una settimana ad un uomo non pratico del mare naufragi, pericoli e morte; e per questa via prendemmo congedo per sempre dalla Terra del Fuoco.
La relazione seguente intorno al clima delle parti meridionali del continente in rapporto alle sue produzioni, alla linea delle nevi, al punto straordinariamente basso a cui giungono i ghiacciai, ed alla zona di perpetui ghiacci delle isole antartiche, può essere lasciata in disparte da tutti coloro cui questi curiosi particolari non interessano, oppure leggerne soltanto la ricapitolazione. Tuttavia riferirò qui soltanto un estratto, e pei particolari debbo rimandare al capitolo decimoterzo ed alla Appendice della prima edizione di questa opera.
Intorno al clima e produzioni della Terra del Fuoco e della costa sud-ovest. – La tavola seguente dà la temperatura media della Terra del Fuoco, delle isole Falkland, e per punto di paragone quella di Dublino: –
LatitudineTemperat. est.
Temper. inver.
Media dell'estate e dell'invernoTerra del fuoco..
54° 38' S.
+ 10°
0° 3'
+ 6°
Isole Falkland...
51° 50' S.
+ 10° 2'
–
–
Dublino.............
53° 21' N.
+ 12°
+ 2°
+ 10°
Quindi vediamo che la parte centrale della Terra del Fuoco, è più fredda in inverno e non meno di 5 cent. meno calda in estate, che non a Dublino. Secondo Von Buch la temperatura media di luglio (non il mese più caldo dell’anno) a Santenfiord in Norvegia, sale fino a +14° cent. e questo luogo è presentemente 13° più vicino al polo che non Porto della Fame!
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